Cosa sono le incursioni

Cosa sono le incursioni

L’incursione è un avanzamento in territorio avverso con l’intento sincero, inequivocabile di stendere qualche nemico. Fosse anche un’ammazzatina veloce e numericamente irrilevante, l’incursione dimostra che il nemico non ha il pieno controllo del proprio territorio e che si trova in quella particolare fase nella quale l’occupazione militare è imperfetta e probabilmente non ha ancora lasciato il posto ad una piena integrazione culturale.

Da questa definizione quasi enciclopedica si può intendere la natura e l’obiettivo del blog, i cui articoli devono seguire quelli che potremmo riconoscere come i requisiti minimi di un’incursione. Essi devono violare il territorio nemico e generare un disagio, rompendo un equilibrio apparentemente inalterabile.

Territorio nemico. Se il nemico è difficilmente identificabile, il suo dominio è evidente. Nello spazio fisico così come in quello culturale e spirituale, le sue sentinelle si affermano nell’economia, dominata da un determinismo che catechizza i popoli all’impotenza; nell’io, annullato dall’alienazione da lavoro e da consumo che impone alle famiglie un’attenzione ossessiva alla carriera e all’ammodernamento del parco auto; nella propaganda collettiva, sintetizzabile in una delle regole d’oro del Sergente Hartman di Full Metal Jacket [S. Kubrik]:

“Non si fanno distinzioni razziali, qui si rispetta gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani! Qui vige l’eguaglianza: non conta un cazzo nessuno”.

Azione di rottura. Riconosciamo da più parti scuole di pensiero e opinioni personali che offrono valide chiavi di lettura della realtà. Capita spesso, tuttavia, che questi studiosi tirino il morso alla logica, non osando portarla su terreni insicuri in cui andrebbero negate le stesse coordinate fondamentali del pensiero moderno. Più che questione di strategia, ad influenzare un tale atteggiamento è il dolore di dover negare quanto si è creduto vero fino al giorno prima. A simili tentazioni bisogna rispondere con un atto di sincerità che, rispetto ad una visione del mondo favolistica, corrisponde ad un’azione di rottura degli attuali equilibri ideologici.

A questo punto si vorrà intendere che nella stessa parola “incursioni” si cela una visione manichea del mondo. Simili semplicismi li lasciamo a detrattori tremebondi e ideologi da cattedra. Da parte nostra riconosciamo le sfumature e le pericolose pieghe del pensiero più sincero. Ma tale riconoscimento non può giustificare visioni edulcorate, né permettere al peggiore tipo umano di brutalizzare la natura, capovolgere i valori e mortificare la politica. Per questo non rinunciamo a parlare di nemici, né, soprattutto, a dargli battaglia.